DARA’ VOCE  ALLA PREGHIERA DEI DONATORI DI SANGUE

E ALLA GRATITUDINE DI CHI LO RICEVE

Tornano a casa dopo aver respirato l'aria salubre delle Marche. L'aria che respiròGiacomo Leopardi, che insieme al Manzoni, a Dante e a Virgilio furono le Muse ispiratrici della passione letteraria di Mons. Manfredo Manfredi, nume tutelare della tradizione culturale e della devozione mariana di Vallerano. L'aria che respirò Libero Bigiaretti, che da Matelica giunse adolescente a Roma e nella maturità a Vallerano, dove, come il suo amico e predecessore Corrado Alvaro, pretese, da battezzato, che l'estremo saluto gli venisse dato proprio nel Santuario della Madonna del Ruscello, lui che molti avevano, da sempre e sbrigativamente, collocato nella schiera degli atei o addirittura degli ostilià alla Fede cattolica. Tornano dopo aver respirato soprattutto l'aria che si respira a Loreto e nel suo Santuario, così strettamente legato a quello del Ruscello per la medesima Fede che in entrambi muove a gesti concreti di vicinanza con chiunque soffra nel corpo o nello spirito. A tornare a casa sono le 2000 canne dell'organo monumentale del Santuario del Ruscello , dopo il salutare soggiorno a Camerino, nel laboratorio di una delle più prestigiose ditte organarie del mondo. Di lì Michel Formentelli, titolare della ditta, sta riportando alla loro sede le canne, i somiere e ogni altra parte costitutiva di quello che è probabilmente una della macchine musicali più complesse della sua epoca e dell'intero territorio nazionale.

A consentire il suo recupero è stata la tenace iniziativa intrapresa, una decina di anni fa, da un comitato di appassionati presieduto dal Parroco dell’epoca Don Ampelio Santagiuliana e da Massimo Fornicoli.

Nel tempo il Comitato ha registrato l'adesione di tutte le associazioni di volontariato che operano a Vallerano, spinte dalla consapevolezza che il recupero dell'Organo era un'impresa da sostenere tutti, perchè di tutti è la proprietà di ogni opera d'arte meritevole di questa definizione. Sono stati appunto l'entusiasmo e la fermezza di questo Comitato a consentire il superamento delle non poche difficoltà che regolarmente ostacolano ogni buona impresa, difficoltà che spesso finiscono però per rafforzare l'intenzione di chi si adopera a superarle. E magari con in più il contagio di chiunque capiti nel raggio di azione dei promotori. Di questo è convinto l’attuale Parroco Don Claudio Fune, grato alla Provvidenza non solo per avergli dato l’opportunità di vivere la conclusione di questa importante vicenda di Fede e di passione culturale, ma per avergli fatto toccare con mano la generosità di quanti, nel tempo, hanno via via preso parte all’impresa. Così fu con la Senatrice Laura Allegrini, al cui interessamento si deve la prima concretizzazione della fattività finanziaria del restauro. Così è stato anche con l’intervento della Curia Vescovile di Civita Castellana. Tramite infatti la supervisione amministrativa del Vicario per gli affari economici, Mons. Carlo Crucianelli e quella scientifica del Prof . Claudio Canonici, si è resa sempre presente e visibile la vicinanza del Vescovo Mons . Romano Rossi. Del quale del resto è nota l’attenzione per ogni iniziativa che valga a far crescere nel Popolo di Dio la consapevolezza che il culto del Bello è tutt’uno con la Fede nel Cristo Risorto, ancor più quando quel culto si muove, come in questo caso, nell’ambito di un’autentica devozione a sua Madre.

Ma la splendida avventura dell’Organo del Ruscello non solo non è finita ma forse è appena cominciata, almeno per la sua parte più importante , quella che consentirà di apprezzare le caratteristiche dello strumento e delle proposte culturali e catechetiche che affiancheranno la sua voce. Infatti dopo l’inaugurazione vera e propria dello strumento che avverrà nel pomeriggio del 10 Luglio p.v. con un concerto del Maestro Riccardo Poleggi, peraltro nativo di Vallerano, ci sarà sul finire di Settembre un’altra inaugurazione, quella appunto di un percorso almeno in quattro tappe . In ognuna di esse è prevista, preliminarmente alla parte musicale, una prolusione che toccherà argomenti di carattere pastorale e catechetico. Della prima tappa sarà protagonista Mons Marco Frisina che farà precedere il concerto della sua Corale con una conferenza sul ruolo dell’Organo nella Liturgia. Una formula originale dunque di un programma ambizioso che si avvia ormai alla sua realizzazione, con modalità e date che verranno presto e, più dettagliatamente , divulgate.

Testo di Mario Mariani.

Cantoria